martedì 3 agosto 2010

INCONSUMAZIONE/IMPOTENZA

Motivi di nullità di un matrimonio religioso, parte prima: l’INCONSUMAZIONE e dintorni….
Dopo avere fatto un breve excursus sulle ragioni della nullità legate al tradimento (ma ci torneremo, la faccenda è articolata), vorrei divertirmi (si fa per dire) a parlare di matrimonio annullabile per INCONSUMAZIONE.
Se la più parte di voi, vedendo un tale esordio, si sarà fatta le più crasse risate – e ha fatto bene, perché il riso fa buon sangue – leggendo qui di seguito dovrà ricredersi… Siamo nel XXI secolo, la gente convive ben prima di sposarsi, la castità prematrimoniale è roba rarissima, e cionondimeno capita ancora che le cose si mettano in modo tale per cui un matrimonio possa essere rato e tuttavia non consumato…
In pratica, un matrimonio è valido se i due sposi godono di un apparato genitale sano e perfettamente formato, se non hanno alcun tipo di problema psicologico che li blocchi nella sessualità, e se a seguito di tutto questo, dopo la celebrazione del loro matrimonio, riescono ad avere anche solo 1 rapporto sessuale completo, in cui l’uomo eiacula all’interno della vagina della moglie.
Mi scuso per la crudezza della narrazione e per l’uso asettico di termini, diciamo, tecnici. Tuttavia, se anche solo una di queste premesse, che possono sembrare banali, non si verificano, c’è la possibilità che il vostro matrimonio sia nullo per inconsumazione.
Quindi, la sposa che, appena dopo il sì, scappa con il testimone ancor prima del servizio fotografico (e ogni tanto capita, e finisce nelle cronache rocambolesche), può vedere annullato il matrimonio anche subito, non solo perché lei è una pazza furiosa, ma proprio per palese inconsumazione, e non importa se con il povero sposo scoranacchiato avesse avuto fino al giorno prima una vita sessuale intensa e passionale.

Se il vostro amato marito è impotente, il vostro matrimonio è nullo. Non c’è nulla da fare. E non importa che vi vogliate tanto bene… potete rimanere amici, se ve la sentite, ma condizione necessaria perché il vostro matrimonio sia valido è che i rapporti sessuali completi siano possibili.
Un uomo con un apparato genitale non ben formato (impotenza organica), che non arrivi all’atto sessuale completo, non può essere un marito.

Allo stesso modo per donne affette da malformazioni vaginali, che rendono impossibile il rapporto (si parla di impotenza organica della donna), il matrimonio può essere dichiarato nullo.
Per la donna però c’è una chance in più, in quanto è ammessa la costruzione di una “vagina artificiale”, anche dopo le nozze, a seguito della quale il matrimonio può essere “CONVALIDATO”.

Apro una parentesi: la sterilità. Di per sé non è causa di nullità, a meno che non sia stata taciuta (ma ne riparleremo). Le malformazioni di cui sopra sono solo quelle che impediscono l’atto sessuale; non importa in questo contesto se le malformazioni si accompagnano a sterilità.

Nullità anche per l’impotenza, maschile e femminile, laddove l’atto non riesca a essere consumato per ragioni “psicologiche” (impotenza funzionale).
Il marito che per i 7 anni precedenti le nozze non vi ha mai “toccata”, forse non era solo rispettoso della vostra virtù…. Al giorno d’oggi non capita più? Capita, capita…
Purtroppo, e mi duole dirlo, una donna che, a seguito di una violenza subita in passato, dopo le nozze continui a mostrare totale avversione verso il sesso, tale da non consentire al marito di avere alcun rapporto con lei, può vedere annullate le proprie nozze.

Questi sono i “macro casi”… poi ci sono i sotto-casi…. Alcune storie talmente reali da superare addirittura la fantasia:
nullo per inconsumazione fu quel matrimonio in cui il marito, pur avendo l’erezione, non eiaculava mai (anorgasmia maschile, sembra impossibile eppure esiste). I due poveretti pensavano di avere consumato il matrimonio, dato che avevano dei rapporti con penetrazione… invece no!
Nullo anche il matrimonio di quei due poveretti in cui lui cercava di “consumare”, e lei piangeva dal dolore e rendeva impossibile il tutto.

Questo per dire che è vero che siamo nel XXI secolo e che per lo più si hanno rapporti e si convive anche prima del matrimonio, ma ricordatevi: anche una piccola disfunzione, magari sottovalutata dagli sposi al momento buono, magari curabile in un altro contesto, può invalidare le nozze, perché rende di fatto incompleto o inefficace (ai fini “della validità del matrimonio”) l’atto sessuale.

C’è solo un piccolo problema sull’inconsumazione del matrimonio: DIMOSTRARLA!!
Ci sono 3 vie:
Tempi ristretti, cioè quando i coniugi non hanno mai coabitato o non sono mai stati soli dopo le nozze (esempio lampante: la sposa che scappa col testimone, di cui sopra)… ricordatevi, per parlare di inconsumazione, bisogna avere celebrato le nozze, quello che c’è stato prima (la sposa fuggitiva, nell’immaginario collettivo, è sicuramente un po’ zoccola….) passa tutto in secondo piano!
Argomento fisico. Facile, benché umiliante, per chi ha un difetto vistoso. Difficile per chi, senza difetti evidenti, non ha avuto un rapporto ad hoc, ma magari incompleto. Infatti, tenetevi forte, gli amici del TE, per documentare una inconsumazione, possono chiedere alla donna di sottoporsi a visita ginecologica e documentare la propria integrità (alias verginità). Se lei, ammesso che consenta a sottoporsi a tale richiesta, non era vergine già prima (altre storie, altra vita, ecc…), la prova non si più avere!!
“Argomento morale”: la dichiarazione giurata e concorde dei coniugi, più, non si sa, mai, quella di testimoni che ne hanno accolto le confidenze al momento buono. Sempre che tali testimoni abbiano il pelo di andare a raccontare al giudice tutto quello che sanno su una altrui vita sessuale insoddisfacente…

To be continued….